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Il Comitato di controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha censurato (Ingiunzione 74/2018) la pubblicità “Degusta Me. Castello di Coiano” dell’azienda Coiano di Maestrelli Franco & C. S.s.a, perché lesiva della dignità della donna (articoli 1 e 10 del Codice di autodisciplina pubblicitaria).

L’inserzione pubblicata l’11 agosto 2018 sull’edizione fiorentina del quotidiano QN La Nazione, mostra una donna vestita di bianco con un calice di vino rosso posizionato all’altezza del pube, mentre il claim recita: “Degusta Me” (vedi foto).degusta me castello di coiano iap pubblicita

Secondo l’Istituto la pubblicità “oltre a lasciare poco spazio all’immaginazione riguardo al significato scurrile della comunicazione, risulta infatti offensiva della dignità della persona”. La figura femminile è svilita dalla rappresentazione e “assimilata al prodotto pubblicizzato, diventando essa stessa un bene da consumare, come chiaramente esplicitato dalla headline”. Secondo lo Iap il messaggio pensato esclusivamente per attirare l’attenzione è anche lesivo dell’intera comunicazione pubblicitaria.

Non è la prima volta che l’Istituto censura messaggi commerciali sessisti. Un caso analogo si era verificato anni fa a Pescara, quando sui manifesti pubblicitari di un’azienda vinicola era ritratta la sagoma di un corpo femminile, con un calice di vino posto in corrispondenza del pube, accompagnato dal messaggio “Degustala

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stefano
stefano
6 Novembre 2018 14:07

La pubblicità sarà anche di discutibile gusto me è semplicemente assurdo che un “istituto di autodisciplina” si interessi di un supposti “significato scurrile della comunicazione” che risulterebbe “offensiva della dignità della persona” non meglio identificata.
Secondo quanto riportato, la figura femminile (concetto che definire generico è poco) sarebbe svilita dalla rappresentazione ed “assimilata al prodotto pubblicizzato, diventando essa stessa un bene da consumare”.
A parte che non si comprende in che modo la “figura femminile” possa essere rilevante per sindacare un’iniziativa pubblicitaria …. ma le altre figure?
Miss Italia e, più in generale, i programmi sulla bellezza sono forse un’esaltazione dell’intelligenza femminile?
Allargando il discorso, poco cambia…
Vogliamo considerare la figura di uno sportivo che, magari esibito in una pubblicità, offende la la dignità degli obesi?
E la figura dei bambini bellissimi presenti nelle pubblicità che offende la dignità di quelli brutti?

Se proprio si vuole occupare di censura, questo Istituto si dovrebbe occupare della pubblicità false, dove si proclamano sconti che non ci sono o promozione dove si legga in piccolo di cosa si tratta sul serio!

Lì però si toccano aziende ed interessi forti e chiedere di far pulizia di pubblicità truffaldine, probabilmente, è chiedere troppo.

Roberto La Pira
Reply to  stefano
6 Novembre 2018 14:35

L’istituto si occupa di pubblicità false da 40 anni. È anche l’unica istituzione in Italia che adotta provvedimenti nei confronti di messaggi pubblicitari sessisti o che offendono la dignità femminile . Per fortuna esiste, perché altrimenti tutti i messaggi di questo tipo potrebbero circolare liberamente

Boh
Boh
6 Novembre 2018 23:17

Di quale persona?
La modella è stata pagata, quindi sarà un’altra persona.

indignato
indignato
13 Novembre 2018 16:46

Ma vogliamo parlare della pubblicità di Rocco Siffredi e il Black Friday più “LUNGO” della storia? Con l’attore porno che a fine reclama chiede ai telettatori: “che fai, non VIENI?”

Francesco
Francesco
15 Novembre 2018 13:38

Quindi ( domanda rivolta a chi ha commentato prima la notizia ), per voi tale genere pubblicità, che mescola contenuti sessisti, gastronomici e non, va bene e non vi offende?
Personalmente penso che quando si usano argomenti del genere è perché i pubblicitari sono a corto di idee e/o ci trattano da stupidi ( come le varie “lezioni” che ci vengono impartite sulla carne in scatola ).

Giuliano
Giuliano
16 Novembre 2018 16:13

Geniale il creativo, ha già raddoppiato l’effetto promo usando metà del budget… e la critica ci aggiunge il resto, moltiplicando l’effetto marketing.
Complimenti all’Agenzia!!