Negli Stati Uniti non si ferma l’epidemia di Salmonella causata dalla papaya messica, che fino a metà luglio aveva colpito 47 persone in dodici Stati Usa, con 12 ricoveri in ospedale e un decesso a New York. L’aggiornamento della situazione fatto all’inizio di settembre dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), registra 235 persone colpite in 26 Stati, 78 ospedalizzazioni e due decessi (a New York e in California). Il 69% delle persone coinvolte nell’epidemia è di origine ispanica.
Durante l’indagine sono stati individuati quattro focolai e per uno di essi si è verificato che l’inizio risale al mese di dicembre 2016 e aprile 2017. Sinora sono state individuate quattro aziende messicane che coltivano le papaye Maradol gialle contaminate dalla Salmonella. La Food and Drug Administration (FDA)prosegue le indagini, per appurare se ve ne siano altre. Negli Usa sono state ritirate le papaye Maradol distribuite da quattro importatori.
Sono stati rilevati diversi tipi di Salmonella nelle persone ammalate e dai campioni di papaya analizzati: Urbana, Newport, Infantis, Anatum, Thompson, Kiambu, Agona e Gaminara.
I CDC raccomandano ai consumatori di chiedere a ristoranti e negozianti la provenienza delle papaye Maradol e di lavare pareti, scaffali e cassetti dei frigoriferi dove sono stati conservati i frutti provenienti dal Messico e di cui è stato disposto il ritiro dal mercato. I CDC e la FDA stanno indagando per scoprire in quale punto della catena di fornitura sia avvenuta la contaminazione.

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