tuc crisp paprika

tuc crips paprikaIl Ministero della salute ha diffuso il richiamo di numerosi lotti di TUC Crisp alla paprika per la presenza di senape non dichiarata in etichetta. Sono interessati tutti i lotti e tutte le scadenze fino a ottobre 2018 incluso di sfogliatine croccanti alla paprika vendute in confezioni da 100 g e 30 g.

I TUC Crisp coinvolti sono prodotti da Mondelez Italia nello stabilimento di località Pedaggera 22, a Capriata d’Orba, in provincia di Alessandria. Il richiamo si è reso necessario dopo che sono state riscontrate proteine della senape nella paprika in polvere usata nella produzione delle sfogliatine.

Il richiamo è stato diffuso anche dalle catene Auchan, Bennet, Carrefour, Cadoro, Coop, Crai, Esselunga, Gros Cidac, Sigma, Simply, Unicoop Tirreno e Iper, che hanno distribuito i prodotti interessati nei loro punti vendita.

Si raccomanda ai consumatori allergici alla senape di non consumare il prodotto con le date di scadenza interessate dal problema. Le sfogliatine croccanti sono sicure per tutti gli altri consumatori. Per ulteriori informazioni è possibile contattare Mondelez Italia al numero 800 055200.

Dal 1° gennaio 2018 Il Fatto Alimentare ha segnalato 26 richiami, per un totale di 71 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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