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baskaya halva pasta di sesamo vaniglia cacaoIl Ministero della salute ha diffuso il richiamo di numerosi lotti di dolce a base di pasta di sesamo halva a marchio Baskaya per la presenza di arachidi non dichiarate in etichetta. Secondo quanto riportato dal sistema di allerta alimentare Rasff, nel prodotto sono presenti anche gli allergeni anacardi e nocciole non dichiarati.

Il richiamo riguarda le confezioni da 350 g di halva al cacao, alla vaniglia e al pistacchio che fanno parte di tutti i lotti di produzione precedenti al 31/12/2017. Si tratta del secondo provvedimento dopo quello dell’11/02/2018 che aveva coinvolto un solo lotto di al gusto cacao.

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Dove trovare la data di produzione della pasta di sesamo

La pasta di sesamo è prodotta dall’azienda Cògenler Tarim ve Gida Sanayi nello stabilimento di Konia in Turchia (marchio di identificazione: TR-42-K-020436) ed è importato in Italia da Tutto Food Srl di viale Europa 11/C a Grosseto.

Il richiamo è stato diffuso anche da Auchan e Simply, che hanno distribuito la pasta di sesamo al cacao e al pistacchio negli ipermercati del gruppo e nel supermercato Auchan di Porto Sant’Elpidio.

A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare il prodotto interessato e di riportarlo presso il punto vendita d’acquisto, dove sarà sostituito o rimborsato.

Dal 1° gennaio 2018 Il Fatto Alimentare ha segnalato 20 richiami, per un totale di 59 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.

Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che funziona poco e male. Ogni anno in Italia vengono ritirati dagli scaffali dei punti vendita almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore.

I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it

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