compresse di curcuma; concept: integratori alimentari

L’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, con un provvedimento adottato dal Comitato di controllo n°75/2017, ha sanzionato i messaggi pubblicitari dell’integratore alimentare Kilocal Colesterolo. Il messaggio è stato  ritenuto ingannevole perché in contrasto con l’articolo 2 del Codice di autodisciplina pubblicitaria e con le regole sulla  pubblicità degli integratori (articolo 23). Gli spot sono apparsi sul canale televisivo La7 e sul sito internet dell’azienda Poolpharma nel mese di dicembre 2017. La campagna stampa ha interessato il settimanale  Nuovo TV del 7/11/2017

La censura della pubblicità di Kilocal

Secondo lo Iap è la costruzione della pubblicità di Kilocal Colesterolo che rischia di fuorviare i consumatori. I messaggi  presentano l’integratore come una risposta al problema del “colesterolo alto”, anche se poi si precisa che l’integratore contribuisce solo al mantenimento dei normali livelli di colesterolo. Si tratta di un’apparente contraddizione che però   può indurre i consumatori a considerare il prodotto come un’alternativa ai farmaci. 

L’Istituto ritiene “inopportuno” anche il riferimento al sovrappeso presente  sulla rivista, affiancata dalla silhouette di una persona affetta da obesità e di un’altra più snella. Il rischio, secondo lo Iap, è che i consumatori siano indotti ad attribuire al prodotto proprietà dimagranti. Péer Kilocal e Poolpharma non si tratta di un incidente occasionale. Gli integratori e i prodotti Kilocal negli in ultimi anni hanno collezionato sei censure per pubblicità ingannevole sia dall’Istituto di autodisciplina pubblicitaria sia  dall’Antitrust con multe che hanno raggiunto i 200 mila euro. Ciò nonostante i messaggi ingannevoli continuano

La censura di Visislim

È stata ritenuta ingannevole anche la pubblicità della linea di integratori alimentari Visislim, accompagnata dal messaggio “Chi ha modellato Raffaella Fico?”, apparsa sulla rivista Diva e Donna del 1/8/2017, che per questo è stata colpita da un’ingiunzione (67/2017).

Secondo lo Iap il messaggio conteneva affermazioni ingannevoli ed esagerate, tali da indurre nei consumatori la speranza futile di ottenere rapidamente una perdita di peso sicura, senza bisogno di ridurre l’apporto calorico quotidiano, svolgere attività fisica e, più in generale, adottare uno stile di vita sano. La pubblicità risulta ancora più ingannevole se si considera che era diretta a consumatori e consumatrici particolarmente vulnerabili alla promessa di un facile dimagrimento.

Per lo Iap, la pubblicità di Visislim poteva indurre i consumatori ad attribuire all’integratore proprietà dimagranti

In particolare, l’Istituto ha ritenuto ingannevoli espressioni come Da subito ho iniziato a sentire meno la voglia di buttarmi sui dolci”, “Capsule dimagranti miracolose” e “Visislim modella quotidianamente il nostro corpo senza sosta”. Lo Iap evidenzia che nel messaggio  si consiglia  di seguire una dieta ipocalorica, adottare uno stile di vita sano e svolgere attività ma le diciture sono posizionate in una nota  a fondo pagina con caratteri tipografici dimensioni illeggibili.

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Paolo Aiello
Paolo Aiello
17 Febbraio 2018 13:34

Ma dopo le bufale sulla pericolosità dei vaccini, com’è possibile permette gli imbrogli delle pubblicità sui prodotti (non farmaci) “miracolosi” che promettono dimagrimenti, arresto della caduta e ricrescita dei capelli, scomparsa di dolori articolari e via dicendo? Per non parlare poi degli spot sui vari “ber” che pubblicizzano giochi on line pur facendo scorrere in calce velocemente e con voce altrettanto veloce e spesso incomprensibile che il “gioco è vietato ai minori e può provocare dipendenza patologica”.