L’Oms plaude alla scelta della Francia di introdurreun sistema semplificato di etichettatura nutrizionale

L’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che comprende 53 paesi, si è congratulato con la Francia per la sua decisione di introdurre un sistema etichetta volontario, che consente ai consumatori di comprendere con un colpo d’occhio il valore nutrizionale degli alimenti. Questo tipo di etichettatura, afferma l’Oms, “può contribuire a fare scelte sane, venendo incontro alla crescente richiesta dei consumatori di avere informazioni sulle opzioni più salutari, limitando il consumo di cibi ad alto contenuto energetico, grassi saturi, zuccheri o sale, nel contesto di un miglioramento complessivo della qualità nutrizionale delle diete”.

Nel sottolineare le forti evidenze scientifiche che stanno alla base della scelta francese, che segue quella britannica, l’Oms ricorda che il proprio “Piano per il cibo e la nutrizione 2015-2020” chiede ai vari paesi di sviluppare questi sistemi di etichettatura sulla facciata delle confezioni, in modo da aiutare i consumatori a comprendere meglio le informazioni nutrizionali.

La Francia ha scelto di insierire in etichetta il Nutri-Score, un sistema a cinque colori e cinque lettere calcolato sulla base dei i nutrienti

Secondo l’Oms, l’etichettatura semplificata può aiutare a migliorare la qualità nutrizionale delle diete, orientando i consumatori verso opzioni più sane e agendo come incentivo per gli operatori del settore alimentare a riformulare i loro prodotti.

L’etichetta scelta dal governo francese consiste in un logo a cinque colori con cinque lettere al loro interno; la lettera A con il verde scuro indica la valutazione migliore, mentre la E con il rosso indica la peggiore. La valutazione è fatta sull’insieme dei principali ingredienti e nutrienti, che non vengono indicati singolarmente.

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Giuseppe
Giuseppe
8 Aprile 2017 17:56

L’OMS non la smette di entrare a gamba tesa su argomenti delicati come quelli dell’alimentazione, sconfessando di fatto quei prodotti tipi della dieta mediterranea che hanno numerosi altri benefici a dispetto che siano classificati come grassi e salati con l’etichetta a semaforo (olio evo DOP, prosciutti crudi DOP, ecc).
L’OMS non dovrebbe fare un favore così smaccato all’industria, alla faccia del conflitto d’interesse.
Cosa ne dicono i ricercatori italiani in seno a questa organizzazione?
Gli interessi dei paesi del nord europa non sono gli stessi dei paesi mediterranei: quand’è che le organizzazioni capiranno questo semplice concetto?

A proposito, stiamo ancora aspettando il rapporto sulla cancerogenicità delle carni rosse e trasformate, promesso a fine 2016 ma mai pubblicato!

Adalberto
8 Aprile 2017 23:06

Incredibile! I Francesi hanno utilizzato il termine inglese “score”?!? Questa sì che è una novità!