etichetta alimenti

Il governo israeliano ha rinviato l’entrata in vigore delle nuove etichette a semaforo, che dal prossimo mese avrebbe dovuto indicare con un colore verde o rosso i prodotti che stanno al di sotto o al di sopra di determinate quantità di zucchero, sodio e grassi saturi. Come riferisce il Jerusalem Post, il Ministro della salute ha deciso la proroga dopo la forte opposizione dell’industria alimentare e degli importatori, a cui ha voluto concedere del tempo per cambiare le etichette o la composizione dei loro prodotti. Il rinvio è stato approvato all’unanimità dalla Knesset, il parlamento israeliano.

Le nuove etichette nutrizionali diventeranno obbligatorie per alcuni prodotti dal gennaio 2020 e i requisiti per ottenere il bollino verde diventeranno più severi l’anno successivo, anche se le industrie avrebbero preferito un avvio in tre fasi. Nella prima fase, sarà applicato il bollino rosso, ingrediente per ingrediente, agli alimenti confezionati che per ogni 100 grammi contengono più di 500 milligrammi di sodio, 13,5 grammi di zucchero e 5 grammi di grassi saturi. Nella seconda fase, il livello di sodio scenderà a 400 grammi, lo zucchero a 10 e i grassi saturi a 4 grammi.

Nelle etichette a semaforo israeliane saranno attribuiti bollini rossi e verdi a seconda del contenuto di zucchero, sodio e grassi saturi

Saranno esentati dalla nuova etichettatura i prodotti con una superficie inferiore a 25 centimetri quadrati perché  l’area è troppo piccola. Un’eccezione che solleva critiche, perché in questo modo si favorirebbero i piccoli snack consumati dai bambini.

Le etichette a semaforo adottate in Francia, chiamate Nutri-Score, sono il miglior sistema per aiutare il consumatore a capire le caratteristiche nutrizionali di un prodotto. Lo schema è molto semplice: il rosso indica un alimento da assumere con moderazione, il verde un cibo sano mentre il giallo invita a consumare il prodotto senza esagerare, per mantenere una dieta equilibrata. Le etichette sono state accolte con entusiasmo dall’OMS e dalle associazioni dei consumatori. In questo dossier di 19 pagine spieghiamo come funziona e perché nutrizionisti e società scientifiche che si occupano di alimentazione non possono che essere favorevoli all’adozione anche in Italia.

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