eritritolo
L’eritritolo verrà prodotto dalla paglia grazie all’azione di un fungo modificato geneticamente

Dalla Vienna University of Technology arriva la versione del dolcificante eritritolo prodotto da un fungo geneticamente modificato (*). Stiamo parlando di un edulcorante senza calorie, che viene ottenuto dalla fermentazione di carboidrati, mediante lieviti, apprezzato perché non presenta retrogusti.

In uno studio pubblicato dalla rivista AMB Express, alcuni ricercatori dell’Università viennese hanno dimostrato come produrre eritritolo dalla paglia, con l’aiuto di un fungo, il Trichoderma reesei, geneticamente modificato per stimolare la produzione di un enzima in grado di decuplicare la quantità di eritritolo generato, rispetto alla sua versione non geneticamente modificata, senza necessità di utilizzare i lieviti. I ricercatori dell’Università di Vienna hanno già brevettato il nuovo processo di produzione dell’eritritolo, insieme alla società Annikki, per applicarlo su scala industriale.

 

The larvae of Drosophila flies in test tubes with a nutrient sol
L’eritritolo si presta anche come insetticida: verranno studiate le sue proprietà sulla mantide religiosa

Contemporaneamente, uno studio condotto dalla statunitense Drexel University, pubblicato dalla rivista Plos One, ha scoperto che l’eritritolo è anche un efficace insetticida contro i moscerini della frutta, ambientalmente sostenibile e sicuro per l’uomo. I ricercatori vogliono verificare se l’eritritolo funziona anche contro altri insetti, come termiti, scarafaggi, cimici e formiche, e se ci sono conseguenze nella catena alimentare: a questo scopo faranno sperimentazioni sulla mantide religiosa, che si nutre dei moscerini della frutta.

 

(*) Da Wikipedia: L’eritritolo ((2R,3S)-butan-1,2,3,4-tetraolo, o E968) è un polialcol naturalmente presente nella frutta e nei cibi fermentati.[1] È utilizzato con successo come dolcificante naturale in quanto ha zero calorie ma un ottimo sapore, privo di retrogusti.[2] A livello industriale è ottenuto da substrati zuccherini (amido, glucosio, saccarosio, ecc.) tramite fermentazione microbica ad opera di lieviti osmofili selezionati (es. Moniliella pollinis).[3]

Beniamino Bonardi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphotos.com

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Alessandro
Alessandro
19 Luglio 2014 10:12

Quindi il dolcificante messo in commercio da Eridania con il nome di Truvia, sarebbe praticamente un pesticida?