Adriano Panzironi, Piero Mozzi, Alberico Lemme, Pierre Dukan… sono autori di libri che hanno venduto decine di migliaia di copie posizionandosi per mesi o addirittura anni in testa alle classifiche.  Se a questi volumi si associano i centinaia di titoli scritti da chef, food blogger e appassionati di cucina, il panorama editoriale è completo. Certo ci sono anche alcuni volumi scritti da  autori qualificati che però hanno ceduto al fascino della cucina scrivendo libri composti da 50 pagine di testo e 100 ricette.

Oltre ai libri, la cultura alimentare degli italiani è influenzata dai troppi programmi come quelli di Giovanni Floris dove si propongono servizi allarmistici, oppure in altri condotti da Bruno Vespa e Barbara D’Urso dove si dà spazio a improbabili e improvvisati esperti di nutrizione. La sensazione è che oggi qualsiasi persona con una bella presenza e una vivace parlantina, può mettersi davanti a una telecamera e descrivere la sua dieta miracolosa, oppure farsi intervistare all’interno di trasmissioni molto seguite per diventare una star e vendere libri.

Per arginare l’euforia di alcuni personaggi e le loro opinabili teorie sono intervenuti di recente sia l’Ordine dei medici (nel caso di Lemme), sia l’Associazione dei medici diabetologi per contrastare diete pericolose (vedi articolo). Il Fatto Alimentare ha più volte sollecitato le società scientifiche o di categoria come ONB, ADI, ANDID e ANSISA… a censurare certi comportamenti, ma per ora solo l’ADI si è espressa prendendo posizione  nei confronti di Lemme e di Panzironi

Quando si tratta di opporsi a strampalate teorie alimentari o di segnalare l’assurdità di regimi dietetici come la paleodieta, la dieta del gruppo sanguigno, il crudismo o le diete mono-alimento sembra esserci un certo timore ad esporsi.

Diete pericolose
Diete pericolose: la dis-educazione alimentare invade tv e internet

Anche il fronte istituzionale brilla per l’assenza di interventi. Il Ministero della salute che dovrebbe dare un indirizzo, ignora il problema. Il Comitato per la sicurezza alimentare promosso da Beatrice Lorenzin, pur essendo formato da validi professionisti, non è mai intervenuto per arginare l’informazione spazzatura. Esistono poi enti come il Crea Alimenti e nutrizione ex Inran (alle dipendenze del Ministero delle politiche agricole) che dovrebbero dare l’indirizzo nutrizionale all’intera popolazione. Nella realtà  il Crea non funziona, e da almeno tre anni annuncia come imminente l’aggiornamento delle Linee guida per una sana alimentazione ferme al 2003. In questo caso il ritardo può essere collegato alla scelta del Ministero delle politiche agricole di rottamare il Crea, alleggerendo il personale e togliendo risorse alla ricerca.

Il risultato è che oggi l’educazione alimentare degli italiani è affidata a improbabili personaggi televisivi che si improvvisano nutrizionisti. Sono loro che danno la linea, a fianco di personal trainer e siti internet che offrono diete personalizzate per pochi euro. L’esito è quello di indirizzare sempre di più le persone sane verso regimi alimentari strampalati in cui si perdono i punti di riferimento, incentivando diete senza glutine, senza derivati del latte, senza carboidrati…

Alla luce di questa situazione c’è da chiedersi come intervenire per far capire ai cittadini che seguire certi regimi dietetici può essere pericoloso e che le scorciatoie per dimagrire in modo rapido non esistono.

Roberto La Pira e Antonio Pratesi (medico nutrizionista)

© Riproduzione riservata

* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare 2018. Clicca qui

0 0 voti
Vota
28 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
ezio
ezio
30 Gennaio 2018 11:30

Per l’autorevolezza degli autori dell’articolo e per maggiore chiarezza verso i lettori, vi pregherei come ho già fatto in precedenti commenti agli articoli sul tema, di non fare di tutta l’erba un unico fascio confuso.
Almeno distinguere chi propina discutibili regimi dietetici dimagranti, da chi linee guida per stili di vita alimentari.
Non sono la stessa cosa, perché le problematiche generate sono verificabili a breve per le diete dimagranti prescritte da dietologi, ma nel lungo e lunghissimo periodo per le seconde legate a stili di vita basati su teorie, ricerche genetiche, principi etici, esperienze tradizionali ed antiche .
Perché per confrontare stili di vita come il vegetarianesimo di Veronesi, il veganesimo di Campbell, la macrobiotica di origine giapponese di Berrino, i gruppi sanguigni di D’Adamo piuttosto che di Mozzi, la paleodieta e le derive di Panzironi, la dieta genetica di Longo, la nostra Dieta Mediterranea, non possono essere valutati con gli stessi parametri di una Dukan, Lemme, la dieta del minestrone e dei cetrioli.

Giorgio
Giorgio
Reply to  ezio
1 Febbraio 2018 09:56

Non condivido anche perché’ non sono siete curative ma di prevenzione e in questo senso il messaggio è’ chiaro.Se mangi meglio e’ piu’ difficile che ti ammali.Sia Panzironi che Mozzi secondo me vanno in questa direZione

ezio
ezio
Reply to  ezio
1 Febbraio 2018 11:49

Quindi Giorgio siamo d’accordo; le indicazioni per uno stile di vita alimentare preventivo non vanno confuse con le prescrizioni curative del dietologo.

gianni
gianni
1 Febbraio 2018 08:37

Salve, di ‘pericoloso’ vedo solo l’enorme conflitto di interessi in campo che oscura troppo spesso gli evidenti benefici di un approccio consapevole al cibo. Per consapevole significa che ognuno di noi dovrebbe conoscere, ed essere messo nelle condizioni di conoscere, gli effetti devastanti e ampiamente dimostrati, ma mai troppo ‘pubblicizzati’, della nostra alimentazione, ad esempio verso carboidrati e zuccheri, e senza l’adeguata attenzione ai micronutrienti o elementi essenziali (dalla vita C, D, magnesio, ecc), che l’industrializzazione ha di fatto eliminato dalla ns tavola.
Non vedo abbastanza informazione verso la massa, in termini di servizio pubblico e privato, in questa direzione, ed è per questo che arrivano i Panzironi e Mozzi, è la comunicazione e trasparenza ufficiale che manca.
Perché devo scoprire da solo che senza vitamina C non produciamo collagene, che la carenza di vitamina D è implicata in centinaia di patologie e siamo tutti in sua carenza cronica, perché scopro da Panzironi che 100 gr di pane o pasta sono 80 gr di zucchero, mangereste voi una ciotola di 80 gr di zucchero? Che effetti avrà sul mio corpo? Cosa mi succede a livello cellulare, intestinale e immunitario? Perché oggi viene fuori che negli anni 60 c’è stato il grande inganno zuccheri SI grasso NO mentre oggi, a conti fatti, si dimostra il contrario, e si fa finta di niente?
Cominciamo ad informare meglio, gli studi ufficiali non sembrano mancare.

Tornando al vostro articolo aggiungo che i signori sopra nominati esistono e hanno successo perche esiste questo vuoto e questa esigenza, altrimenti non ci sarebbe spazio per loro. Le informazioni che portano possiamo sempre verificarle e sempre più persone sono a mio avviso in grado di farlo: oggi riescono, una volta imbeccato il termine o concetto, ad approfondire facilmente e velocemente, e anche su di sé. Bastano pochi giorni per sentire come il proprio corpo reagisce e regolarsi di conseguenza, e poi semplicemente passi alla verifica delle analisi e del tuo medico.
Ripeto, questi signori stanno colmando un vuoto di informazione e un esigenza di conoscere fuori dai conflitti di interesse fin troppo evidenti, che sempre più persone comprende.

Nel caso Panzironi è molto semplice, ho cercato a lungo ma non ho trovato una smentita ufficiale ad una qualsiasi delle sue affermazioni, se fosse una bufala e dato che si parla di biologia, non credo sia molto difficile smentirlo, o mi sbaglio.
Ci si limita a slogan e titoli, senza contenuto, che a mio avviso ha un solo nome:propaganda.
Entriamo nei contenuti, please, di questo abbiamo bisogno, capire capire… E uscire dalla diffidenza.
Una volta consapevole ognuno è libero di fare le sue scelte, la direzione in cui medicina e alimentazione ci sta portando avrebbe dovuto occuparsi della migliore salute e prevenzione possibile, ma non mi sembra sia andata proprio così.

Andiamo oltre, entriamo nel merito delle cose, punto su punto.

Gianni

antonio pratesi
antonio pratesi
Reply to  gianni
1 Febbraio 2018 13:15

Giusta osservazione Gianni, entriamo nel merito.

Consiglio di rileggere l’articolo http://bit.ly/2notYzk

E i miei commenti del 25 dicembre 2017 at 09:17 (https://goo.gl/Ayc8un), 4 gennaio 2018 at 11:43 (https://goo.gl/41uqQ1), 9 gennaio 2018 at 11:34 (https://goo.gl/PVBRNB), 24 dicembre 2017 at 22:38 (https://goo.gl/mJYspP), 7 gennaio 2018 at 22:25 (https://goo.gl/7s1Cx9)

E nel caso non fosse ancora chiaro che SENZA insulina si MUORE, vedi il commento di Carolina del 29 gennaio 2018 (https://goo.gl/xw1GbX) at 18:26 e la lettera del Prof. Piemonti http://bit.ly/2s1UOTM .

Concordo con lei sul conflitto di interessi che il Fatto Alimentare ha più volte denunciato: http://bit.ly/2rgwXzl e (affini all’argomento in oggetto) http://bit.ly/1BZ5KLi, http://bit.ly/1J3Dnld.

Quindi è vero c’è tanta disinformazione, conflitto di interessi e colpevole assenza da parte delle istituzioni di fronte a tutti i ciarlatani della dieta.

Ma la dieta Paleo non è la risposta! La dieta Paleo è una ABERRAZIONE della dietologia! È la peggior dieta che si possa seguire assieme alla Dukan e alle diete chetogeniche.

Gianni
Gianni
Reply to  gianni
2 Febbraio 2018 09:21

Grazie per il tempo dedicato e il recupero dei link, li sto leggendo con molto interesse, è necessario sempre confortare diverse posizioni, è quello che cerco.

Premetto che non sono un adepto di qualche sia dieta o stile di vita, e sono sempre stato amante dei carboidrati in genere, ma quando ho visto per caso in TV (Panzironi), la ciotola di zucchero (80 gr) corrispondente a 100 grammi di pasta, ho fatto un salto dal divano.
Non sono andato oltre sulla trasmissione, non mi interessa chi ha un potenziale interesse personale (sono però utili gli spunti), ma ho cercato di documentarmi su fonti il più attendibili possibili, e come le dicevo nel mio post, e come non trovo neanche qui, nessuno smentisce. Anzi, ho seguito qualche seminario di Medici nutrizionisti che hanno affermazioni simili… attenzione, non sto parlando della carne, altrimenti sconfiniamo, ma dei carboidrati, semplici complessi e integrali a piacere.

Cercherò ancora…

Ps:Ovviamente se conosce qualche illuminante e approfondito articolo sugli effetti positivi/negativi di 80 gr di zucchero che assumiamo con un semplice etto di pasta, e alle possibili conseguente (maggiore energia e salute o picco insulina, potenziale disbiosi, infiammazione, aumento trigliceridi, sbilanciamento sistema immunitario, …), sarò felicissimo di leggerlo.

Grazie, continuo la lettura degli interessanti link
Buona giornata.
Gianni

Simone Raineri
Simone Raineri
Reply to  gianni
2 Febbraio 2018 10:55

Sig. Gianni, dire che 100 g di pasta equivalgono a 80g di glucosio è una semplificazione aberrante. Intuisco che spiegare guadagni di coenzimi,fosforilazioni a destra e a manca, molecole che immagazzinano temporaneamente energia facendo da ponte, reazioni a catena, possa essere terribilmente complicato, ma la scienza del metabolismo cellulare non può essere semplificata, altrimenti viene mistificata e diventa a quel punto interpretabile, diventa un opinione, cosa che non è affatto. In campo di alimentazione purtroppo è normale, avere la presunzione (e non parlo di lei) che la propria opinione su queste tematiche valga quanto quella di chi ci ha dedicato la vita, possedendo però conoscenze che non scalfiscono nemmeno la superficie della materia trattata. In altri campi non è così…nessuno si sognerebbe di andare da un ingegnere nucleare, per dirgli che, se allarga la sezione della bacchetta di uranio poi funzionerà tutto meglio.

Posto un link, due tavole illustrate, la piena comprensione unita alla fisiologia è la base per discutere di cosa succede a 100 g di pasta.

http://biochemical-pathways.com/#/map/1

ezio
ezio
Reply to  gianni
2 Febbraio 2018 11:53

Complimenti per l’umiltà e la consapevolezza della necessità di approfondimento e sintesi tra la conoscenza chimico-biologica e la fisiologia umana.
Sintesi e comprensione non molto diffuse, nemmeno tra i molti addetti ai lavori che scrivono e prescrivono diete e regimi salutistici generici.
Perché personalmente penso che l’algoritmo delle funzioni umane abbia tante variabili quanto il numero della popolazione mondiale.

Amedeo
Amedeo
4 Febbraio 2018 19:19

Ognuno può pensare come vuole, Mozzi non è da mettere insieme agli altri, non ha fatto altro che diffondere le teorie dell’americano d’Adamo. In ogni caso, non ci sono persone che hanno subito danni a causa delle teorie Mozzi-d’Adamo. Mozzi, non vende integratori, e afferma che non servono a niente e tutte le malattie sono causate da una alimentazione scorretta. La medicina, non ha interesse che la gente si curi con gli alimenti e cercano di evitare il problema, ma c’è molta gente che lo fa e ognuno può fare ciò che vuole per il suo benessere. Ippocrate, il padre della medicina, insegni: “Fate che i vostri alimenti siano le vostre medicine”

Antonio Pratesi
Antonio Pratesi
Reply to  Amedeo
5 Febbraio 2018 08:17

Concordo con lei, la pratica della medicina è fortemente sbilanciata verso un approccio di tipo biomedico (diagnosi di malattie e terapie medico chirurgiche), mentre si dovrebbe favorire maggiormente la presa in carico della propria salute da parte del cittadino (empowerment). Purtroppo l’insegnamento della nutrizione e dietetica che sono alla base di un corretto stile di vita è scadente nei corsi universitari di medicina e questo spiega la fortuna di tanti improvvisati.
E’ vero, Mozzi non ha fatto altro che diffondere le teorie dell’americano Peter d’Adamo …
che sono ahimè prive di alcun fondamento scientifico: http://bit.ly/2FFRTBZ

È un peccato seguire delle teorie dietetiche di fantasia quando conosciamo quali sono le indicazioni migliori per la popolazione generale:

No zuccheri aggiunti e alcol
Si frutta, verdura, fibra e amidi (cereali meglio se integrali)
Pochi alimenti altamente elaborati dall’industria alimentare
Meno carne e prodotti di origine animale
Per lo più alimenti di origine vegetale
Più movimento.

Caro Ezio, credo che in un prossimo futuro la nutrizione potrà essere personalizzata perché come dice lei “l’algoritmo delle funzioni umane” ha sicuramente molte variabili.

Simone Raineri
Simone Raineri
Reply to  Amedeo
5 Febbraio 2018 11:38

Ognuno può pensare ciò che vuole, questo è più che giusto, sacrosanto e previsto dalla costituzione. C’è chi pensa che la terra sia piatta, ed è pieno di studi che lo dimostrano…lo si insegna persino in alcune università del medio oriente. Noi nel nostro intimo siamo di liberi di pensare ciò che vogliamo, divulgare e influenzare gli altri (senza conoscere la storia clinica di ogni soggetto) è ben altra cosa.

Sulla base di cosa afferma che nessuno abbia subito danni?Qual’è lo studio epidemiologico che lo afferma?

La Medicina ha interesse a migliorare lo stato di salute della popolazione attraverso ogni canale possibile. Che ci siano dei professionisti che antepongono il profitto privato all’esercizio della medicina è un discorso diverso. Pensare che tutti i medici siano così, equivale a pensare che tutti gli italiani siano mafiosi, e via così con gli stereotipi,significa generalizzare. Proprio su Ippocrate che lei cita, giurano i medici di OGGI, vincolandosi all’obbligo di preservare la vita in ogni modo possibile, e proprio per questo raccomandano di diffidare da chi si erge a taumaturgo, senza un approccio olistico non si va da nessuna parte.

Catia
Catia
Reply to  Amedeo
6 Febbraio 2018 22:34

Amedeo condivido pienamente il tuo pensiero , io è da due anni che sto veramente bene con lo stile alimentare di Mozzi !! Gli unici a rimetterci con me sono le farmacie , gli ospedali , le erboristerie …. solo esami del sangue una volta l’anno e l’acquisto di rimedi naturali , tinturemadri e rosa canina

domenico riccio
domenico riccio
Reply to  Amedeo
7 Febbraio 2018 01:00

pare l’unica risposta lucida ed equilibrata

Armando Tagliati
Armando Tagliati
6 Febbraio 2018 12:31

leggo che le reazioni ufficiali a questi fatti sono molto blande – sono convinto che ci siano sotto interessi che non agevolano i chiarimenti ai quali avremmo diritto – inutile sperarlo – personalmente ascolto tutti e poi mi nutro di tutto e se un giorno non mi sento di gustare questo o quello oppure gradisco la carne la sera o la pizza a mezzanotte non ne faccio un problema – insomma ascolto SOLO me stesso.

livio
livio
6 Febbraio 2018 14:18

Vi siete dimenticati della tisanoreica. Ingrati.
http://obesita.it/html/dsnews/21-02-2012/chi_ha_detto_s_alla_tisanoreica.asp
Chi ha detto sì alla “Tisanoreica”?
I dubbi sulla validità del metodo sono troppi rispetto alle prove scientifiche sull’efficacia, ma il Parlamento approva davvero?
…….. omissis Tuttavia, VIP e parlamentari ne sono entusiasti per la perdita di peso raggiunta in breve tempo.

Se aspettiamo che i parlamentari legiferino in materia stiamo freschi.

Teresa
Teresa
6 Febbraio 2018 16:59

Salve, nell’articolo si fa riferimento ad alcune società scientifiche che non avrebbero preso posizione in merito ai recenti fatti, ma forse vi è sfuggito l’intervento di Andid

Cristina
Cristina
6 Febbraio 2018 17:33

Vorrei semplicemente far peesente che non è sufficiente dire che i cereali sarebbe meglio mangiarli integrali. Volete mangiare sano? I cereali DEVONO essere integrali. Nel cibo raffinato non rimane niente di salutare…

ezio
ezio
Reply to  Cristina
7 Febbraio 2018 12:56

Condivido l’indicazione e lasciamo i cereali raffinati solo per le occasionalità conviviali, come l’imperdibile spaghettata di mezzanotte e la pizzata con gli amici!
Naturalmente scegliamoli integrali, biologici e spesso diversi, meglio se abbinati sempre ai legumi per completare il profilo amminoacidico del pasto.

giorgio chiodi
8 Febbraio 2018 10:05

Gent. redazione de’ Il fatto Alimentare

Trovo encomiabili le vs iniziative, tendenti a criticare giustamente le teorie di persone che non hanno titoli o credibilità per argomentare sulla salute.Purtroppo, mi duole informarvi che i vari tentativi di allertare il pubblico, magari conditi dal “businnes” della vendita di un libro, nascono dal fatto che la medicina che vi ostinate a proteggere, tutt’altro che scientifica, persegue numerosi errori che portano alle patologie degenerative in costante aumento milioni di persone e ciò è indiscutibile. Non vi disturba questo carrozzone sanitario che imperterrito, prosegue nell’errore di scambiare i sintomi per le malattie e di colpire germi che sono il prodotto delle stesse e mai la causa primaria, o di cercare di eliminare nell’alzhaimer le sostanze che lo provocano quando è già manifesto e non le cause che che le producono? A chi giova mantenere nella malattia milioni di persone? Perchè questa sudditanza verso la ricerca medica che perpetua gli errori odierni, senza sapere come si cura un raffreddore? Sicuramente non tutto ciò che produce l’informazione contraria alla medicina, è da ritenersi “oro colato” e dove si muove il denaro, è lecito il dubbio, ma sui protocolli medici che una medicina interessata mantiene con una prevenzione secondaria, paga di colpire il sintomo e mai le cause, sarebbe giusto, lecito e auspicabile che l’informazione seria corretta e non asservita, mantenesse un dubbioso atteggiamento, giustificato dai risultati tutt’altro che ecclatanti del carrozzone sanitario.
Cordiali saluti
Giorgio Chiodi
3319841278
giorgiochiodi@fastwebnet.it

Clood
Clood
8 Febbraio 2018 10:53

Antonio Pratesi ha scritto:
“Ma la dieta Paleo non è la risposta! La dieta Paleo è una ABERRAZIONE della dietologia! È la peggior dieta che si possassa seguire assieme alla Dukan e alle diete chetogeniche.”

Ignoranza abissale misto arroganza.
Si informi.

Biografia Dr. Loren Cordain
Loren Cordain nutrizionista e professore della Colorado State University, è il maggior esperto di Paleodieta e una delle massime autorità mondiali in tema di medicina evoluzionistica.

Il dottor Cordain ricevette il suo dottorato in Salute all’università dello Utah nel 1981 e da allora è professore nel dipartimento di Salute e Scienze Motorie alla Colorado State University dal 1982.

È autore di più di 100 articoli e abstracs scientifici revisionati in sede paritaria.

La sua ricerca riguardante i benefici sulla salute di una dieta sul modello dei nostri antenati da applicare nel mondo attuale, è comparsa sulle principali riviste scientifiche, incluse l’ American Journal of Clinical Nutrition, il British Journal of Nutrition e l’ European Journal of Clinical Nutrition.

Antonio Pratesi
Antonio Pratesi
Reply to  Clood
8 Febbraio 2018 15:53

Ho letto libri e pubblicazioni in letteratura di Loren Cordain (molto interessanti) nonchè libri scritti da Robb Wolf e altri autori che sostengono “la dieta Paleo”. 🙂 🙂 🙂

Le do una informazione: “la dieta Paleo” per come la intendono questi autori NON ESISTE e NON è MAI ESISTITA è una “Paleofantasy”. Le migliori diete al mondo sono le diete mediterranee e le diete vegetariane, ovvero il CONTRARIO della “dieta Paleo”. La letteratura in proposito è vasta e autorevole. Quindi “la dieta Paleo” è in assoluto una delle peggiori diete.

Paolo Dettori
Paolo Dettori
8 Febbraio 2018 19:14

signor Pratesi , quando consiglia in pillole la nutrizione per la popolazione (come dice lei) , non si è reso conto che ripete esattamente quello che dice Panzironi. Precisamente. Mi viene il dubbio che Lei non ha mai visto una trasmissione del CercaSalute .Guardi che io non sono un fan di Panzironi e neppure un suo mandante . Probabilmente Lei sostiene che solo i medici possono parlare di nutrizione . Questo assunto è una presunzione senza senso . Mi risulta che nel corso di laurea in medicina ci sia un solo esame , facoltativo, di Scienza dell’alimentazione, che è tutto dire ! I medici , tout court, sanno quasi niente di alimentazione a meno che abbiano seguito e approfondito studi appropriati e specifici. Se vogliamo sanno molto di più Chimici e Biochimici e Dietologi . Con ciò credo che il discorso sia complesso ma l’assenza della medicina ufficiale è un esempio strabiliante di quanto sia lontana dalla salute alimentare della “popolazione”(sic)

Simone Raineri
Simone Raineri
Reply to  Paolo Dettori
9 Febbraio 2018 12:05

Sig. Dettori, non so nemmeno se risponderle ma…un Medico Dietologo dopo sei per conseguire il titolo di Medico Chirurgo, per specializzarsi in dietologia deve affrontare la Scuola di Specializzazione in Scienza dell’alimentazione, che comporta un percorso netto di altri 5, CINQUE anni. Sostenere che un chimico sia più preparato in materia mi sembra follia.

Antonio Pratesi
Antonio Pratesi
9 Febbraio 2018 21:39

Per Paolo – mi dispiace che nonostante tutti gli articoli da me scritti sul Fatto Alimentare a favore di Dietisti http://bit.ly/2G3fIUB e Biologi http://bit.ly/2BPlQ4u con master/specialisti in nutrizione quali figure preparate nel campo della nutrizione, lei abbia presunto che io sostenga che solo i medici siano preparati!
In effetti è vero il contrario dato che sono stato denunciato all’Ordine dei Medici per aver scritto che i Medici, che non abbiano seguito corsi specifici in nutrizione umana, non sono molto preparati sull’argomento.
Quanto poi alla sua affermazione che ciò che scrivo sia esattamente quello che dice Panzironi, mi viene il dubbio che lei abbia delle difficoltà a comprendere testi scritti.
Consiglio di rileggere con maggiore attenzione i miei articoli e commenti.

Nino Ciriaco medico Docente universitario di Fisiologia Umana e Scienza dell'Alimentazione
Nino Ciriaco medico Docente universitario di Fisiologia Umana e Scienza dell'Alimentazione
11 Febbraio 2018 19:07

Ringraziando per la spazio concessomi, ribadisco la pericolosità delle millantate diete salutistiche e notizie di pertinenza medica ammannite televisivamente da personaggi incapaci di elaborare correttamente ciò che leggono mentre mi associo a coloro che lamentano la latitanza delle istituzioni competenti. Mi soffermo su qui sul personaggio Lemme. Da Farmacista laureato dovrebbe conoscere bene la chimica e la biochimica, ma sicuramente l’avrà accantonata preferendo blaterare “amenità” nutrizionali a scopo economico e narcisistico. Scrivo con invidia del sig. Panzironi perché ha saputo cavalcare l’incompetenza di un certo pubblico per ammannire,da giornalista come si dichiara, notizie quasi esatte ma male impostate e manipolate a suo beneficio economico. Quando dice che 100g di pasta contiene 80g di zuccheri dice quasi la verità, ma non dice la differenza che passa tra l’ingerimento di 75/76g di zucchero semplice (come da analisi di 100g di pasta di semola cruda equivalente a 240g cotta) che l’organismo deve velocemente metabolizzare e il mangiare i “famigerati” 240g di pasta cotta che viene metabolizzata in oltre 3 ore rilasciando dilazionati nel tempo zuccheri, proteine, sali minerali…… Per chi ci crede promozioni pure i suoi prodotti integratori di officina e formulazione ignota finchè può, ma smetta di dare lezioni di chimica, biochimica e scienza dell’alimentazione. Una storia per tutte è quella di una famosa casa farmaceutica che ha guadagnato miliardi su miliardi vendendo a sportivi e non in tutto il mondo l’aminocido TRIPTOFANO il quale veniva espulso quasi totalmente (oltre il 95%) perché non legato in mini catena con almeno due o tre altri aminoacidi altrimenti la barriera intestinale non lo riconosce utile. Ma questo è un altro capitolo. Quanto scritto sarà utile? lo spero anche per sensibilizzare utenti e soprattutto istituzioni.

Ciro
Ciro
16 Febbraio 2018 17:24

Dal punto di vista pratico nessuna dieta è valida se non è riferita a un contesto specifico. Le percentuali buttate lì non hanno alcun senso, 50-75% di carboidrati significa tutto e niente. Il problema, anzi la tragedia, è il numero degli obesi soprattutto fra i bambini.
In linea generale in Italia si mangiano troppi cereali.. per giustificare una assunzione simile sarebbe necessario ci fossero moltitudini di maratoneti attivi. Cioè non si fa attività fisica. Ora si può anche discutere del sesso degli angeli con assoluta competenza e illuminate ragioni e integerrimo rigore scientifico, ma sarebbe meglio andare dritto al punto. Per anni c’è stata la crociata contro i grassi, ora se ci fosse anche una crociata per la drastica riduzione dei cereali, l’abolizione degli zuccheri aggiunti e la promozione delle verdure in quantità non sarebbe neanche male. A forza di temperare la matita sui milligrammi di proteine animali vs vegetali ci si ritrova elefanti, poi elefanti malati a carico di altri.