hamburger di manzo crudi

Un gruppo di ricercatori dell’Università canadese della British Columbia ha inventato una nuova tecnica che consente di scoprire in meno di cinque minuti, con una precisione del 99%, se una carne macinata di manzo contiene anche carne di altri animali non dichiarata e, con una precisione dell’80%, quali parti dell’animale sono state utilizzate e in quale concentrazione. Si tratta di uno spettrometro dotato di laser, a cui si affianca un’analisi statistica, che rende più semplice, veloce e facile la scoperta delle frodi alimentari.

Sinora, il test del DNA si è dimostrato un metodo efficace e accurato per scoprire se un tipo di carne è stato mischiato con un altro, di solito più economico o con meno mercato, ma ciò che il test del DNA non è in grado di scoprire è se, insieme alla carne, sono state mescolate frattaglie, reni, fegato e polmoni di animali della stessa specie.

Il nuovo test permette di capire se nella carne macinata è presente carne di altre specie o frattaglie

La tecnica dei ricercatori canadesi, invece, utilizza uno spettrometro con laser. Siccome le varie parti di un animale hanno una diversa composizione chimica, le loro molecole assorbono e disperdono l’energia del laser in modi diversi. Lo spettrometro cattura questi segnali, producendo una “immagine” per ogni sostanza. Queste immagini fungono da libreria per il confronto con altri campioni. Man mano che si analizzano vari tipi di carne e di frattaglie, i risultati vengono memorizzati e l’analisi diventa più accurata.

Il nuovo metodo dei ricercatori della British Columbia migliora le tecniche esistenti, che sono più complicate e richiedono più tempo. Ad esempio, la tecnica della cromatografia liquida funziona bene ma richiede la liquefazione dei campioni di carne con solventi prima del test, un passaggio che può durare più di un’ora. Al contrario, la nuova tecnica dei ricercatori canadesi è meno complessa, consente di effettuare uno screening rapido e non richiede personale altamente qualificato.

L’obiettivo finale degli studiosi della British Columbia, che hanno pubblicato la loro ricerca sulla rivista Scientific Reports, è di realizzare uno strumento intelligente a prezzi accessibili, molto simile alla striscia del test di gravidanza, che possa essere utilizzato dai consumatori a casa per testare l’autenticità di differenti prodotti alimentari.

© Riproduzione riservata

* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare 2017. Clicca qui