L’Agenzia francese per la sicurezza alimentare (Anses) ha pubblicato la valutazione sulla sicurezza e l’efficacia delle caraffe filtranti, affermando che i dati attualmente disponibili non mostrano un rischio per la salute dei consumatori. Tuttavia, l’Agenzia segnala che l’uso di caraffe filtranti può portare al rilascio di vari contaminanti (ioni argento, sodio, potassio, ammonio) nell’acqua da bere, a una riduzione del pH o ad un’alterazione della qualità microbiologica dell’acqua.

L’Anses ha formulato delle raccomandazioni per il miglioramento degli attuali protocolli di prova standardizzati, che definiscono i requisiti di prestazione di sicurezza attesi per le caraffe filtranti. Infatti, anche se i risultati disponibili indicano che la maggior parte delle caraffe filtranti sono conformi alle raccomandazioni delle norme per la riduzione di odore, sapore, e delle concentrazioni di cloro, piombo e rame, i dati disponibili non consentono di valutare l’efficacia reale di tutte le caraffe filtranti commercializzate. Secondo l’Agenzia, le dichiarazioni di efficacia formulate dai produttori dovrebbero essere sistematicamente verificate con test standardizzati e le percentuali di riduzione dei parametri testati dovrebbero apparire sulla confezione o nelle istruzioni per l’uso delle cartucce filtranti.

caraffe filtranti
L’uso di caraffe filtranti può portare al rilascio di vari contaminanti

Allo stesso tempo, l’Agenzia francese raccomanda agli utenti di seguire le indicazioni d’uso, in particolare per quanto riguarda la pulizia della caraffa, la sostituzione periodica delle cartucce filtranti, la conservazione dell’acqua filtrata in frigorifero e il suo consumo entro 24 ore. L’Anses ricorda anche che le caraffe filtranti non sono progettate per rendere potabile un’acqua che non lo è e quindi possono essere utilizzate solo con l’acqua destinata al consumo umano che esce dai rubinetti.

Infine, l’Agenzia richiama l’attenzione dei consumatori sui prodotti in vendita online, perché potrebbero non essere conformi alle norme dell’Unione europea, e sottolinea la necessità di un controllo di conformità di questi prodotti da parte delle autorità.

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