olio spezie pomodori crostacei aglio posate cibo

alimenti cibo dieta verdure pollo pesce saluteL’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato una nuova versione della sua banca dati sui consumi alimentari in Europa, includendo per la prima volta i dati raccolti nell’ambito del progetto EU Menu. Il sistema utilizza una metodologia armonizzata per mappare i consumi e le abitudini alimentari nei diversi Stati, consentendo così la confrontabilità dei dati raccolti e permettendo di calcolare con maggiore precisione la probabilità di esposizione a sostanze pericolose negli alimenti nei vari Paesi.

L’Efsa ha iniziato a raccogliere dati sui consumi alimentari degli adulti europei a livello nazionale nel 2008, includendoli in una sua banca dati sintetica. A essa è seguita una nuova banca dati particolareggiata, contenente informazioni più estese e dettagliate sulla maggior parte dei Paesi Ue, suddivise per categorie alimentari più mirate e con un maggior numero di fasce della popolazione.

Nella banca dati dell’Efsa l’indagine relativa all’Italia è quella effettuata tra il 2005 e il 2006 dall’Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione), che oggi fa parte del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). L’indagine contiene i dati relativi ai consumi alimentari di 3.328 persone, appartenenti a 1.329 famiglie, ottenuti attraverso tre giorni di rilevazione.

Una nuova indagine sui consumi alimentari nel nostro Paese è stata avviata nel giugno 2017 dal Crea e si svolge nell’ambito del progetto EU Menu dell’Efsa. Lo studio, della durata di due anni, si articola in due fasi: una riguardante la raccolta dei dati di consumo di circa 1.700 bambini dai 3 mesi ai 9 anni, l’altra rivolta agli adolescenti e adulti nella fascia di età 10-74 anni. Le interviste sono svolte da nutrizionisti, dietisti e medici, che hanno seguito un apposito corso di formazione e sono finalizzate alla compilazione di un diario alimentare di due giorni, alla misurazione di peso e statura e alla documentazione dello stile di vita. Le stime dei consumi degli alimenti e degli apporti dei nutrienti verranno utilizzate per la valutazione dell’adeguatezza e della sicurezza della dieta, tenendo in considerazione anche il suo impatto sull’ambiente.

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